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I disturbi sessuali maschili

By Febbraio 2, 2022 Dicembre 29th, 2022 No Comments

La disfunzione erettile

L’incidenza delle disfunzioni sessuali maschili è certamente in fase di crescita. Tale aumento potrebbe trovare giustificazioni nelle condizioni ambientali, come l’aumentata tossicità delle sostanze contenute nell’aria che inspiriamo, soprattutto nelle aree metropolitane, ma anche da cause intrinseche alle abitudini della vita moderna. Ad esempio sono sempre più numerosi gli studi clinici sull’incidenza dello stress nei pazienti con disfunzioni elettive. Le disfunzioni sessuali maschili, secondo il DSM-5, sono distinte in disturbo del desiderio sessuale ipoattivo, dell’erezione, e disordini dell’eiaculazione (precoce o ritardata)

Disfunzione Erettile

La disfunzione erettile è un disagio molto comune che influenza in vario modo la vita dei soggetti che ne soffrono agisce negativamente sulle relazioni sociali e in generale sulla qualità della vita, provocando spesso depressione, ansia e perdita di autostima. Questo tipo di disturbo si manifesta con l’incapacità di raggiungere o di mantenere un adeguata erezione necessaria alla penetrazione e al compimento dell’atto sessuale. Prima di trattare le cause psichiche della disfunzione erettile occorre escludere che non sia dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (farmaci inclusi) o di una condizione medica generale. Gli studi epidemiologici hanno evidenziato la presenza di vari fattori psicosociali coinvolti nei disturbi erettivi, come gli stati depressivi, una bassa autostima, l’ansia e lo stress. L’eziologia dei disturbi erettivi esclusivamente psicogeni può essere comunque riscontrata nel 40% dei casi di disturbo dell’ erezione.

Anche il livello di stress, la presenza di sintomi depressivi e, più in generale un cattivo stato di salute mentale possono influire negativamente sulla risposta erettile. Sul piano dei fattori prettamente fisiologici possono invece incidere le disfunzioni cardio-circolatorie, il diabete mellito, alti livelli di colesterolo, un insufficienza renale, patologie di origine neurologica endocrinologia e l’HIV/AIDS. Quando nell’insorgere dei disturbi erettili possono essere escluse malattie cardiovascolari, malattia alla prostata, diabete, ulcera, depressione o problemi ormonali, è stata rilevata la presenza dei fattori legati all’ età e al fumo o a problemi gravi o moderati alla vescica. Le novità farmacologiche commercializzate negli ultimi anni per la terapia della disfunzione erettile hanno spinto molti uomini verso la prescrizione della “pillola miracolosa”, ma il tasso di abbandono del farmaco e il bisogno di molti pazienti di avere chiarimenti ha evidenziato la necessità di continuare ad aiutare gli uomini e le coppie a riappropriarsi della vita sessuale attraverso un percorso psicosessuologico e farmacologico integrato, dove poter indagare sui significati più profondi e simbolici della sessualità maschile, sulle dinamiche della relazione di coppia, reale o immaginaria, sulla soddisfazione sessuale in senso più ampio. In questa prospettiva i sintomi e i fenomeni patologici vengono indagati in modo complementare da un punto di vista psicologico e fisiologico.

La clinica ha da sempre sottolineato che l’eziologia dell’ disturbo erettile può essere dovuta a fattori psicologici, quando si individua negli elementi psichici un fattore primario dell’ insorgenza e del mantenimento del sintomo, sviluppo del soggetto durante l’infanzia e l’adolescenza. Questo tipo di disturbo può essere determinato da cause immediate o situazionali, come ansia da performance ed eventi della storia recente del soggetto, e da fattori che hanno riguardato lo sviluppo del soggetto durante l’infanzia e l’adolescenza.

Il disturbo erettile può essere dovuto a fattori combinati, quando si può ragionevolmente supporre che una condizione medica o l’abuso di sostanze abbiano potuto favorire l’emergere della disfunzione ma non sia possibile ritenerle come unica causa. Inoltre la disfunzione può essere dovuta ad una condizione medica generale qualora essa sia ritenuta sufficiente a giustificare l’insorgenza ed il mantenimento del disturbo. La disfunzione erettile può essere indotta dall’ uso di sostanze, quando le difficoltà siano riconducibili all’ uso di droghe o classi particolari di farmaci come gli antidepressivi, gli anti-ipertensivi o i neurolettici.

Disturbo erettile primario e secondario

Nel disturbo erettile primario, in genere più grave dal punto di vista prognostico, è necessario appurare se sono presenti episodi traumatici associati a un sistema psicologico immaturo o orientato negativamente, con presenza di false credenze relative all’atto sessuale. La disfunzione, in questo caso, sembrerebbe causata maggiormente dalle influenze ambientali.

Nel disturbo erettile secondario è necessario verificare le eventuali situazioni stressanti che potrebbero aver facilitato l’insorgere del sintomo: indagare con il paziente se vi siano stati episodi emotivamente forti, negativi, ma anche positivi, nell’anno precedente la manifestazione del disturbo, aiuta in genere ad evidenziare una o più tracce utili alla rielaborazione del sintomo. A volte la manifestazione di una mancata erezione, fisiologica nella vita di un uomo, può portare all’instaurarsi del meccanismo della profezia che si autodetermina. Il timore di un nuovo insuccesso crea un ansia da prestazione che di per sé inibisce la risposta sessuale successiva.

Nella formulazione della diagnosi è importante indagare i fattori causali relativi alla relazione. Considerando, infatti, che la disfunzione è un problema della coppia e non solo dell’uomo, occorre trattare, dove possibile, entrambi i partner. Quando l’ansia per la prestazione viene accresciuta dalla pressione del partner, diventa spesso la causa immediata del disturbo erettile, semplicemente perché è fisiologicamente impossibile per un uomo mantenere l’erezione quando, a causa dell’ansia, il suo organismo produce norandrenalina in quantità eccessiva.

 

Dr. Antonello Melis
Psicologo • Psicoterapeuta
Cagliari

Tel. + 39 320 2691668

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